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Gargnano
Poche
sono le località che, come Gargnano, posta lungo la Riviera bresciana sulla spanda
occidentale del Lago di Garda, hanno conservato fino ai nostri giorni l'aspetto antico,
impresso dai secoli passati, dove la vita moderna rumorosa sembra essersi fermata davanti
alle porte di questo centro. Ville padronali e case rustiche, antiche chiese e pittoresche
limonaie caratterizzano l'abitato dove natura e architettura si tendono, formando il
tipico paesaggio gardesano tanto vagheggiato dai turisti nordici. Sorta probabilmente già
in epoca romana, Gargnano ebbe dal 1427 un periodo di fioritura quando fu sotto la
dominazione veneziana. Subii bombardamenti da parte degli Austriaci nel 1866 durante la
terza guerra d'Indipendenza ed ebbe un ruolo importante anche nella più recente storia.
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Infatti nella Villa Feltrinelli dimoro Mussolini dopo I'8 Settembre 1943, allorché dette
vita alla :Repubblica Sociale Italiana detta anche «Repubblica di Salo» che doveva
durare fino alla Liberazione avvenuta nell'aprile 1945. Da Gargnano una strada porta al
Lago d'Idro attraverso paesaggi splendidi con meravigliosi panorami; si sale per tornanti
fino a Navazzo, per poi penetrare nella Valle Toscolano; qui la strada costeggia per 5 Km
il lago artificiale di Valvestino e raggiunge le tre frazioni che costituiscono il
villaggio di Capovalle in posizione pittoresca. Da qui una strada scende a Idro (Km
36 da Gargnano), Da non perdere la chiesa di San Francesco deI '200, più tardi
rimaneggiata. Nell'interna dipinti di Andrea Celesti. Molto suggestivo e il chiostro
dell'antico convento dei Francescani con interessanti capitelli, pietre tombali romane e
un portale rinascimentale scolpito. La chiesa di San Giacomo de Cali del XII secolo,
affrescata, si innatza alla periferia dell'abitato, in posizione solitaria sulla riva, a
nord della Villa Feltrinelli. Villa Bettoni a Bogliaco del '700, costruita su disegno di
Adriano Cristofali, e uno dei palazzi più fastosi del Benaco; nell'interno una pinacoteca
con opere di Andrea Celesti, del Canaletto, di Guido Reni e preziosi mobili di epoca.
Mediante due passaggi sopraelevati é collegata con il settecentesco parco
«all'Italiana», che si apre sul lato opposto della strada. |
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