Antica cittadina sulle rive del golfo omonimo. Protetta dai venti freddi del nord, si adagia nel golfo
omonimo, sulla riva occidentale del Garda; incomincia da qui la cosiddetta "Riviera
bresciana" che prosegue fino a Gargnano, caratterizzata da una lussureggiante
vegetazione mediterranea. In epoca romana la località aveva il nome di
"Salodium"; nel Trecento divenne il capoluogo della riviera bresciana e della
"Magnifica Patria"; dal 1425 al 1797, sotto il governo della
"Serenissima", godette di ampi privilegi. Eleganti edifici testimoniano
tutt’oggi del periodo di fioritura della città. Dopo I’8 settembre 1943, in
Salò e in altre località del Garda ebbero sede comandi e ministeri della
"Repubblica Sociale Italiana", detta appunto "Repubblica di Salò",
come pure alti comandi militari tedeschi. Salò diede i natali nel Cinquecento a Gasparo
Bertolotti, più noto come "Gasparo da Salò", l’inventore o quanto meno il
perfezionatore del violino. Da non perdere il Duomo, eretto nel ‘400 in stile gotico,
mentre la facciata ha un portale rinascimentale del ‘500. Nell’interno preziose
opere d’arte, tra cui dipinti di Paolo Veneziano, Gerolamo Romanino, Zenon Veronese,
Palma il Giovane e Andrea Celesti. Nel coro crocifisso ligneo di Giovanni da Ulma (1499).
II palazzo della Magnifica Patria del XVI secolo conserva una ricca biblioteca con antichi
manoscritti, incunaboli e codici. A Barbarano il palazzo Martinengo, fatto erigere dal
marchese Sforza Pallavicino del ‘500. |
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